Artijanas nasce nel 2008 dall’idea di Simona Armas che dopo gli studi presso la scuola d’arte di Oristano prosegue la sua formazione con percorsi di apprendistato a bottega da maestri ceramisti in diverse aree dell’isola. Oggi il laboratorio si trova ad Iglesias e si caratterizza per l’impiego della tecnica di lavorazione raku per la produzione di manufatti decorativi dal tratto gioioso e al contempo eleganti. I soggetti realizzati sono principalmente animali decorati con colori vivaci e lustri, riconoscibili per le forme stilizzate e i grandi occhi. A partire dal 2014 Iacopo Ladu si accosta all’attività di Atijanas avviando un suo percorso di formazione in laboratorio che metterà in luce la sua predisposizione artistica e capacità artigianale e che darà il via ad una fortunata collaborazione caratterizzata da una crescita creativa e di produttività.
Oggi i prodotti Artijanas sono distribuiti principalmente ai negozi di Artigianato e gallerie d’arte in tutta Italia. Questo grazie alla costante partecipazione alle fiere di settore quali HOMI a Milano e VEBO a Napoli.
La produzione
La ricca produzione di Artijanas è caratterizzata da un gioioso gusto estetico animato e popolato da figure di animali con stilizzazione personale, realizzate in vivace policromia con la raffinata tecnica raku e con l’originale risultato estetico che abbina brillanti accostamenti cromatici al nero. Propone linee differenti di oggetti decorativi d’arredo, piccole e grandi sculture ornamentali, divise per tema in una linea dedicata agli animali di terra e popolata dalle figure di gatti, pecore, maiali porcospini, galline, tartarughe e altre ancora, affiancata ad una linea mare dove pesci di varie fogge, polpi, granchi e balene esprimono vivace mondo marino. Non mancano vasi, lampade, centrotavola, ciotole e svuotatasche. Le ceramiche Artijanas sono “pensate” e lavorate interamente a mano in Sardegna senza l’ utilizzo di semilavorati, perciò ogni pezzo avrà caratteristiche uniche.
La tecnica
Artijanas produce esclusivamente ceramica raku, una tecnica di giapponese che utilizza tutti gli elementi della natura: la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua. Gli oggetti vengono foggiati al tornio e successivamente modellati. L’argilla utilizzata è una terra bianca semirefrattaria che resiste ai forti sbalzi di temperatura previsti dalla tecnica. La temperatura di cottura si aggira intorno ai 980°. Dopo la prima cottura si passa alla decorazione con smalti e lustri ed infine alla seconda cottura in forno a gas raggiungendo temperature prossime ai 1000°. Una volta che lo smalto è fuso gli oggetti vengono estratti dal forno incandescenti e messi in dei recipienti contenenti materiale infiammabile come foglie secche, carta, paglia o segatura. I recipienti vengono immediatamente chiusi in modo tale da favorire la carenza di ossigeno. L’ultimo passaggio prevede che la ceramica venga raffreddata nell’acqua.
Le foto presenti in questa pagina sono di proprietà di Artijanas di Simona Armas e sono utilizzate seguendo la normativa Attribution-NonCommercial 4.0 International (CC BY-NC 4.0)